Sarebbe sbagliato pensare che tutto sia logico nei mercati finanziari. Al contrario, i movimenti irregolari dei prezzi sono un evento quotidiano e più forte è il momentum del prezzo, più il mercato può diventare instabile e imprevedibile. Come tutti gli esseri umani, gli investitori sono inclini alle decisioni emotive e le emozioni più diffuse nei mercati finanziari sono la paura e l’avidità.
Con gli anni, i ricercatori di mercato hanno imparato a misurare come queste due emozioni influenzano i mercati, e così hanno creato l’indice di paura e avidità. Lo scopo di questo articolo è analizzare che cos’è e come funziona.
Cos’è l’indice di paura e avidità?
L’indice di paura e avidità tenta di misurare il sentimento generale del mercato. Aiuta a determinare se un determinato mercato è sopravvalutato o sottovalutato. Quando la tendenza è rialzista, gli investitori diventano eccessivamente ottimisti e avidi, facendo salire ulteriormente il prezzo. D’altra parte, gli investitori scettici, pubblicità negativa o la pressione normativa provocano tendenze ribassiste. Nelle tendenze ribassiste la paura pervade il mercato, inducendo gli investitori a chiudere le proprie posizioni con la speranza di battere il mercato prima che tocchi il fondo.
Tale comportamento erratico può arrivare agli estremi quando gli investitori perdono il buon senso e iniziano a giocare d’azzardo sul mercato. Le colossali oscillazioni dei prezzi ai massimi e ai minimi del mercato rifletteranno questa tendenza. Insomma, l’indice di paura e avidità mira a definire in quale stato si trova il mercato in un dato momento.
CNNMoney ha sviluppato l’indice per valutare come le emozioni prevalenti di avidità e paura influenzano il comportamento del mercato azionario e il suo stato. Alternative.me ha introdotto e adattato l’indice per il mercato delle criptovalute.
Come funziona l’indice di paura e avidità?
Fonte: Alternative.me
L’indice di paura e avidità delle criptovalute ha una scala da 0 a 100. 0 significa estrema paura, mentre 100 indica estrema avidità. Tali valori estremi finora non sono mai stati raggiunti.
Se il valore è vicino a 0, significa che la paura domina il mercato, i venditori (orsi) lo controllano e i prezzi continuano a scendere. Il colore rosso segna l’indice di paura. Più il valore si avvicina a 0, maggiore è la possibilità di una correzione o addirittura di un’inversione di tendenza da ribassista a rialzista.
Un valore più vicino a 100 significa che l’avidità domina il mercato e gli acquirenti sono quelli che controllano il mercato. Di conseguenza, i prezzi continuano a salire. Più il valore si avvicina a 100, maggiore è la possibilità di una correzione o addirittura di un’inversione di tendenza. Questi valori sono di colore verde.
I livelli di paura e avidità differiscono nella loro intensità. Un valore compreso tra 0 e 24 è considerato “paura estrema”. I valori da 25 a 49 indicano che la “paura” domina nel mercato. Un valore di 50 significa che il mercato è in territorio neutrale e non ci sono pregiudizi. I valori da 51 a 74 indicano che nel mercato predomina “l’avidità” e i valori da 75 a 100 segnalano “un’avidità estrema” che domina il mercato delle criptovalute.
Gli indici che compongono l’indice di paura e avidità
Alternate.me include cinque componenti nell’indice di paura e avidità. Sono volatilità, momentum/volume del mercato, social media, dominance e tendenze. Prima ce n’erano sei, ma al momento i sondaggi (il sesto) sono in sospeso.
Volatilità
La volatilità comprende il 25% dei dati dell’indice. L’attuale volatilità è calcolata in base ai massimi drawdown di bitcoin che vengono confrontati alle medie di 30 e 90 giorni. Un aumento dei volumi elevati indica che il mercato è in uno stato di paura e invaso dai venditori.
Momentum/volume del mercato
Il momentum e il volume del mercato costituiscono un altro 25% dei dati dell’indice. Anche questi due sono confrontati alle medie di 30/90 giorni. Quando i volumi di acquisto aumentano quotidianamente in un mercato vivace, potrebbe significare che il mercato è estremamente rialzista o in uno stato di avidità.
Social media
I social media comprendono il 15% dei dati dell’indice. La società analizza dettagliatamente gli hashtag di Twitter collegati alle criptovalute più popolari (sebbene sul sito web vengano mostrati solo quelli relativi a bitcoin) e poi calcola quante interazioni degli utenti della piattaforma ci sono sui temi e a quali intervalli di tempo. Un’elevata interazione sugli argomenti e un crescente interesse per monete specifiche equivalgono a una fase di mercato avida.
Dominance
La dominance del mercato delle criptovalute comprende il 10% dei dati dell’indice. Poiché il bitcoin è diventato un paradiso nel mercato delle criptovalute, la sua dominance mostra se sta dominando la paura o l’avidità. Quando la dominance di bitcoin cresce, questo significa che il mercato è in uno stato di paura. Quando la dominance diminuisce, gli investitori si rivolgono a varie altcoin, il che indica che il mercato è in uno stato di avidità.
Tendenze
Lo strumento Google Trends comprende il 10% dei dati dell’indice. La società esplora le tendenze di ricerca dei dati, in particolare per bitcoin, per valutare quanto cambia il volume di ricerca per termini specifici in un determinato periodo. L’aumento di termini specifici può mostrare la dominanza sia della paura che dell’avidità. Tutto dipende dall’aspetto psicologico della ricerca. Un aumento della ricerca della frase “manipolazione del mercato di bitcoin” potrebbe significare che il mercato è in uno stato di paura, mentre un aumento della ricerca della frase “acquista bitcoin” potrebbe significare un mercato mosso dall’avidità.
Puoi fidarti dell’indice di paurà e avidità?
L’indice di paura e avidità è uno strumento utile che puoi aggiungere al tuo arsenale di ricerca. Tuttavia, non dovresti basare le tue decisioni di investimento solo sui dati derivati dall’indice. Bisogna includere sia l’analisi fondamentale che quella tecnica per prendere una decisione basata sulle informazioni giuste.
Allo stesso modo, l’indice non dovrebbe essere utilizzato come strumento di previsione, ma piuttosto come una valutazione che dovresti integrare con altri strumenti e indicatori di analisi tecnica e fondamentale.